La Festa di Sant'Oronzo: tre giorni di Sacralità e Folklore!
Ogni anno, l’ultima settimana di agosto, Ostuni celebra il suo santo patrono con 3 giorni pieni di tradizione, folklore e religiosità; si comincia con il 25 che può essere considerato il giorno “profano”: vengono estratti a sorte i numeri che verranno assegnati ai cavalli per la sfilata del giorno seguente, ma, soprattutto si svolge presso il foro boario, l’antichissima fiera del bestiame e degli attrezzi agricoli.
Per anni lungo viale Mazzini, già da questa sera, era un tripudio di bancarelle di ambulanti, luminiere e gastronomia tipica. Dallo scorso anno invece il tutto è stato dirottato presso viale Oronzo quaranta. Come da tradizione, invece sì è mantenuta nella piazza del comune la storica esibizione dell’orchestra sinfonica.
La giornata del 26 è completamente dedicata alla celebrazione del santo. Sant’Oronzo che infatti non è solo il patrono di Ostuni, ma anche di Lecce, con cui condivide l'obelisco altri comuni salentini.
La leggenda narra che nel 1600 durante un epidemia di peste il santo risparmiò dal contagio questi paesi; a tal proposito, si racconta che fu proprio Sant’Oronzo a suggerire agli abitanti di Ostuni di dipingere di calce bianca mura ed edifici per igienizzare meglio la città.
Ciò che rende unica e originale la celebrazione ad Ostuni, a differenza degli altri comuni salentini, è certamente la cavalcata che accompagna la processione; circa una quarantina di cavalli, infatti, riccamente adornati con sfarzosi mantelli rossi e bianchi e pennacchi, sfilano per le vie della città accompagnando la statua del Santo.
La vestizione di cavalli e cavalieri è un momento molto sentito da parte delle famiglie che per tradizione si tramandano questo rito, anche perché il giorno successivo, il cavallo più bello ed elegante viene premiato.
La giornata si conclude intorno a mezzanotte con l’immancabile spettacolo pirotecnico.
Il giorno 27, come già accennato c’è la premiazione dei cavalli ed in serata un’esibizione canora di artisti di vario genere… covid permettendo.
La kermesse ostunese da sempre incanta turisti, attira visitatori dai comuni limitrofi e riempie le guide turistiche di immagini folkloristiche, aneddoti sospesi tra storia e leggenda tanto da essere sempre e comunque l'evento più atteso dell'anno.