La notte della Taranta & La tradizione della Pizzica Salentina

La notte della Taranta è divenuta uno degli appuntamenti musicali più attesi dell’estate. Oltre 200 mila le presenze al festival di musica più popolare e importante d’Europa.

La taranta nasce come una medicina: capitava molto spesso infatti, specie durante il raccolto, che i contadini si sentissero male, e si credeva che a causare tale malessere fosse il morso di un ragno molto comune nelle calde terre salentine, specie d’estate. Dolori addominali, deliri, depressione e catatonia erano i sintomi tipici dei tarantolati, ovvero di coloro che avevano ricevuto il morso della tarantola. Le vittime cadevano in un vero e proprio stato di trance contro il quale la medicina tradizionale non poteva nulla.

L’unico modo per far uscire il male sembrava quello di sottoporre il malato al suono ossessivo del tamburello, a volte anche per intere settimane. I movimenti convulsi e violenti scatenati dal suono dei tamburi liberavano dal veleno del ragno, riportando il malato alla vita: si è parlato, per il carattere profondamente magico di tale fenomeno, addirittura di esorcismo musicale.

La tradizione della Pizzica Salentina

La pizzica nasce come musica di accompagnamento nei riti coreutici che avevano lo scopo di esorcizzare il tarantismo (parlato precedentemente), una forma di isteria che colpiva per le donne che lavoravano nei campi e che si pensava fossero state morse da tarantole o scorpioni.
Per esorcizzare questa malattia, nel sud Italia si sviluppò questa danza, ormai entrata nel folklore, che veniva ballata con ritmi forsennati, scanditi da tamburelli e altri strumenti musicali, quali il violino o l’armonica. Lo scopo era, appunto, quello di indurre le donne tarantate in uno stato di trance. Quando le donne cadevano in questa sorta di torpore mistico indotto dalla musica, il veleno del ragno o dello scorpione veniva esorcizzato e scacciato dal corpo delle poverette che così guarivano dalla loro malattia.
Il ragno è il simbolo della Madre Terra che riaffiora con i suoi istinti e all’origine ci sono quindi la terra e la taranta, il tamburello e la sua musica primordiale, che serve per guarire le pene della taranta.
Lo strumento utilizzato per accompagnare il rito del ballo è il tamburello che viene suonato con una tecnica particolare, dando il ritmo di base, con la percussione, e un caos ordinato, con i sonagli. Oltre ai tamburelli si usavano anche violini, armoniche a bocca e altri strumenti musicali.
L’esorcismo poteva in ogni caso svolgersi anche in privato, tra le mura domestiche.
Con il passare del tempo la pizzica ha trovato una sua autonomia come tipo di danza e genere musicale, oltre a divenire un vero e proprio fenomeno giovanile. Negli anni 1970-1980 nella provincia di Lecce sia la pizzica sia il fenomeno del tarantismo si sono rarefatti fino all'estinzione, per vari fattori, non ultimo un avvenuto processo di rimozione per come forma di arretratezza culturale, di cui vergognarsi.